Inquadramenti (campo)

Inquadramento (campo)
Inquadramento (campo)

Quando rette e curve si collegano tra loro formando un circuito chiuso sorge il simbolo dell’inquadramento e del campo (figura d) L’inquadramento interno più amplio è costituito dai limiti dello spazio di rappresentazione. Ciò che è contenuto all’interno di questo inquadramento maggiore è il campo di rappresentazione.

Quando nello spazio di rappresentazione appare un simbolo qualunque, per esempio un quadrato, i lati costituiscono i limiti di tale simbolo e all’interno di essi si forma il campo. Se nel campo collochiamo un altro oggetto, noteremo l’apparizione di distinti sistemi di tensione che dipendono dalla posizione che l’oggetto ha assunto rispetto ai limiti del simbolo. L’oggetto si può trovare più o meno vicino ad una retta discontinua, cioè ad un angolo del quadrato oppure equidistante da tutti gli angoli. In questo secondo caso, noterete una specie di equilibrio, negli altri invece un certo squilibrio. Potete anche togliere l’oggetto dal quadrato e collocarlo fuori di questo. In tal caso, noterete che esso appare escluso dal sistema chiuso costituito dal quadrato e vi sembrerà quasi che faccia uno sforzo per esservi incluso.

Come vedete, i sistemi di tensione possiedono delle strane proprietà. Così a volte succede che le persone che per qualche motivo devono rimanere al di fuori di un determinato ambito, sperimentino una tensione del tipo che abbiamo appena descritto e premano per essere ammesse nell’ambito da cui si trovano escluse. E questa tensione, come altri fenomeni corrisponde ad un registro interno determinato dalla posizione spaziale.

Quando rette e curve si separano da un circuito, sorge il simbolo del centro in espansione oppure quello del movimento verso il centro (figura e)

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