Una delle funzioni è quella di compensare, attraverso il racconto, la difficoltà di comprendere globalmente una situazione. Le allegorie operano con grande facilità quando non è compreso in modo adeguato un fenomeno in quanto mancano spiegazioni razionali.
Figura 1 – Giove (Italia) Ad esempio se non si intende bene il fenomeno del tuono, è assai probabile che si cominci a raccontare la storia di qualcuno che corre con un carro per il “selciato dei cieli” producendo quel frastuono.
Una delle funzioni è quella di compensare, attraverso il racconto, la difficoltà di comprendere globalmente una situazione, agendo con la stessa meccanica degli insogni e del nucleo di insogno. Anch’essi, di fatto, si occupano di compensare difficoltà di situazioni. Quando non è compreso in modo adeguato un fenomeno le allegorie operano con grande facilità, in quanto mancano spiegazioni razionali. Il fenomeno è trasformato in un racconto giacché non è possibile farne una descrizione precisa. Se non si intende bene il fenomeno del tuono, è assai probabile che si cominci a raccontare la storia di qualcuno che corre con un carro per il “selciato dei cieli” producendo quel frastuono.
Anche nei fenomeni psichici, quando non si capisce ciò che succede nel mondo interno, sorgono i racconti per spiegarlo.
Figura 2 – Tratta dalla Metamorfosi di Kafka
Un’altra funzione è quella di allegorizzare una situazione reale perché si crede di agire su di essa in modo indiretto per trasformarla.
Figura 3 – Quino “Noi due”.
Esempio. Un conto è agire sulle situazioni reali anche attraverso l’utilizzo di una allegoria, un altro è credere che basti lavorare sulla allegoria. Questa è solo una compensazione.
Le allegorie non si riferiscono solamente a immagini visive, ma a nomi, parole e frasi.
I colori, dal nero assorbente al bianco luminoso, ponderano e modificano la situazione e pertanto l’allegoria.
Figura 4 – Saturno che divora i suoi figli. Goya. Museo del Prado Madrid. (Spagna).
Figura 5 – Mostro del Parco Orsini. Bomarzo (Italia).