La protettrice della vita

Chiarimento sull’esperienza collocata nel momento attuale. (1)


Questa esperienza ha lo scopo di far prendere contatto con i problemi del corpo ed anche di spingere il praticante a curarlo e a fortificarlo. E’ noto che la negazione, per rifiuto, di una zona del corpo ha come conseguenza la comparsa in essa di una “anestesia” che la rende insensibile. Un’altra conseguenza è che tutto ciò che riguarda quella parte finisce per essere mentalmente degradato o deformato dall’immaginazione.


Sto a galla sul dorso nelle acque di un lago. La temperatura è assai piacevole. Posso guardare senza sforzo da entrambi i lati del mio corpo; l’acqua è così cristallina che posso vedere il fondo.

Il cielo è di un azzurro luminoso. Lì vicino c’è una spiaggia di morbida sabbia quasi bianca. E` una baia, nella quale le acque del mare giungono senza onde.

Sento il mio corpo galleggiare dolcemente e rilassarsi sempre di più, procurandomi una straordinaria sensazione di benessere. Ad un tratto mi giro e comincio a nuotare in maniera armoniosa fino alla riva; poi esco dall’acqua camminando lenta mente.

Il paesaggio è tropicale. Vedo palme e alberi di cocco, mente avverto sulla pelle il contatto del sole e della brezza.

Improvvisamente, alla mia destra, scorgo una grotta. Lì accanto scorre l’acqua trasparente di un ruscello. Mi avvicino, quando vedo all’interno della grotta una figura di donna. Ha il capo circondato da una corona di fiori. Riesco a vedere i begli occhi, ma non so definire la sua età. In ogni caso, dietro quel volto che irradia amabilità e comprensione, intuisco una grande saggezza. Rimango lì a contemplarla, mentre la natura intorno tace.

“Sono la protettrice della vita”, mi dice. Le rispondo timidamente che non capisco bene il significato delle sue parole. In quell’istante vedo un cerbiatto che le lecca la mano. La donna mi invita ad entrare nella grotta, indicandomi poi di sedere sulla sabbia davanti a una liscia parete di roccia. Ora non posso più vederla, ma sento che mi dice: “Respira tranquillamente e dimmi che cosa vedi.” Comincio a respirare lentamente e profondamente. Ad un tratto compare sulla roccia una chiara immagine del mare. Inspiro, e le onde raggiungono la spiaggia. Espiro e si ritirano. Mi dice: “Tutto nel tuo corpo è ritmo e bellezza. Tante volte hai rinnegato il tuo corpo, senza capire di quale meraviglioso strumento disponi per esprimerti nel mondo.” In quell’istante appaiono sulla roccia diverse scene della mia vita in cui avverto vergogna, timore ed orrore per vari aspetti del mio corpo. Le immagini si succedono. (*)

Provo un certo disagio perché so che lei sta vedendo quelle scene, ma subito mi tranquillizzo. Poi aggiunge: “Persino nella malattia e nella vecchiaia il corpo sarà il cane fedele che ti accompagnerà fino all’ultimo momento. Non lo rinnegare quando non può rispondere al tuo capriccio. Nel frattempo rendilo forte e sano. Curalo perché sia al tuo servizio e osserva soltanto il parere dei saggi. Io che sono passata per tutte le epoche so bene che l’idea stessa di bellezza cambia. Se non consideri il tuo corpo come l’amico più vicino, esso intristisce e si ammala. Quindi dovrai accettarlo completamente. E` lo strumento di cui disponi per esprimerti nel mondo.

“…e adesso voglio che tu veda quale parte di esso è più debole e meno sana.” Qui appare l’immagine di quella parte del mio corpo. (*)

Allora la donna posa la mano su quel punto ed io sento un calore vivificante. Registro ondate di energia che si espandono in quel punto e sperimento una profonda accettazione del mio corpo così com’è. (*)

“Cura il tuo corpo, seguendo solo il parere dei saggi, e non mortificarlo con malesseri che esistono soltanto nella tua fantasia. E adesso va, pieno di vitalità ed in pace.”

Mi sento confortato e pieno di salute e, uscendo dalla grotta, bevo l’acqua cristallina del ruscello che mi tonifica tutto il corpo.
Il sole e la brezza baciano il mio corpo. Cammino sulla sabbia bianca verso il lago e, quando vi giungo, vedo per un attimo la figura della protettrice della vita che si riflette amabilmente nel fondo.

Entro nell’acqua e ringrazio dentro di me il meraviglioso strumento che ho ricevuto in dono dalla natura. (*)


Raccomandazione. (1)

Studiare se esiste coincidenza tra le resistenze trovate nel corso dell’esperienza e quelle osservate nella vita di tutti i giorni. Se durante l’esperienza o durante una ripetizione di essa, sono state superate delle resistenze, valutare se a questo superamento ne corrisponde uno analogo nella vita quotidiana.

Note dell’autore

Si ispira alla carta 21 dei Tarocchi. Nel Tarocchino appare l’immagine più prossima a quella di questa esperienza, non così nella prima raccolta di Court de Gébelin o nel Tarocco degli Zingari o ancora nello pseudo Tarocco egizio. Sull’Anima mundi (detta “Il mondo” nei Tarocchi) c’è un’incisione molto illuminante nel libro di Fludd Utriusque Cosmi Maioris, pubblicato nel 1617. Jung si riferisce pure a questo personaggio in Trasformazioni e simboli della libido. Da parte loro, le religioni non trascurano queste vergini delle grotte. In tal senso, la protettrice della vita è una vergine delle grotte con elementi del paganesimo greco, quali la corona di fiori e il cerbiatto che le lecca la mano, che ricorda Artemide o la sua controfigura romana, Diana. Non sarebbe difficile sostituire la corona di fiori con una di stelle o poggiare i suoi piedi su una mezza luna per trovarsi in presenza di una vergine delle grotte ormai patrimonio delle nuove religioni che hanno preso il posto del paganesimo. L’ambientazione del racconto è tropicale e ciò contribuisce a porre in risalto la stranezza della situazione. La qualità dell’acqua che beve il protagonista richiama l’elisir dell’eterna giovinezza. Tutti questi elementi messi insieme hanno il comune scopo di facilitare la riconciliazione con il proprio corpo.


N.d. redazione: il testo segnato con (1) relativo ai chiarimenti, raccomandazioni e note era presente nella edizione del 1980, l’autore nella revisione eseguita nel 1988, lo ha sostituito con le attuali note. Il libro è stato così pubblicato nel 1989 in 16 lingue.

La redazione ha ritenuto utile inserire il succitato testo originario in quanto permette un’ approfondimento delle narrazioni e dei giochi di immagine, non solo come opere letterarie, ma come “modello di meditazione dinamica, il cui oggetto è la vita di chi medita e la cui intenzione è individuare e superare i conflitti.

Le esperienze guidate permettono, a coloro che le praticano,di riconciliarsi con se stessi, superando le frustrazioni ed i risentimenti passati, ordinando le attività presenti e dando al futuro un senso che elimini le angosce, i timori ed il disorientamento.

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