Le rette spezzate interrompono lo spostamento per inerzia dell’occhio e richiedono un aumento della tensione nel guardare (figura a). Lo stesso vale per gli archi discontinui (figura b).
La ripetizione di segmenti uguali di rette o di curve discontinue (figura c) colloca nuovamente il movimento dell’occhio in un sistema di inerzia. Pertanto, la tensione relativa all’atto del guardare diminuisce e si verifica una distensione, determinando un ritmo a cui corrisponde un registro interno di piacere. Esistono numerosi casi basati su questo principio soprattutto nella musica e nella decorazione pittorica.
Se osservate i registri interni quando sviluppate delle rappresentazioni ritmiche, comproverete che esse producono una particolare sensazione di compensazione tra i punti alti e quelli bassi dello spazio di rappresentazione, una sensazione di grande equilibrio.