Gli attributi, nelle allegorie, sono tutto ciò che a valore in se indipendentemente da chi o che lo possegga.
Per esempio: il potere di chi è investito come un re, chiunque esso sia; la santità di colui che è unto come sacerdote. Quando l’attributo risalta è perché colui che ne dispone possiede la sua qualità (figure 187 e 188)
Quando l’attributo non ha evidenza però agisce in maniera nascosta è il caso di un attributo tacito. Per esempio: “Clark Kent” è un cittadino normale, ma nel momento in cui si traveste, nasconde il “superuomo”. Nel gioco dell’indovinello, chiamato in alcuni paesi “del gran bonete”, non si sa chi è il personaggio ne quale è l’oggetto di quel personaggio. In altri miti universali come la “fraternità bianca”, che protegge e governa il mondo, per esempio, non si sa da chi è composta, dove sta, ecc.
Questi miti indefiniti polarizzano fortemente lo psichismo.
A volte, un luogo, una persona o un gruppo, incarnano tutto ciò che è benefico, nello stesso modo un luogo, una persona o un gruppo diventano il capro espiatorio, nel quale si carica irrazionalmente tutta la tensione negativa dello psichismo.
Gli attributi taciti negativi sono quelli che di solito si producono in tutti i regimi dittatoriali (tutto ciò che è buono da un lato e tutto ciò che è cattivo dall’altro), dando luogo alle grandi persecuzioni. Quando in un popolo le tensioni negative sono molto grandi è c’è la possibilità di esplosione psichica, quando sorgono grandi contraddizioni (economiche, sociali, ecc.) e quando le cose vanno molto male, sorgono con forza gli attributi negativi che si lanciano irrazionalmente concentrandosi contro un gruppo umano, un popolo o una persona, che appare come il colpevole di tutto ciò che succede.
Questo rivela il sistema di tensioni e grado di contraddizione di una società in una determinata tappa (figura 189)
Passiamo a trattare il tema degli attributi separati, che sono tutti quelli che esistono indipendentemente dal fatto che siano posseduti oppure no.
Negli esempi degli attributi manifesti, la maestà, il potere si incarna nel re; non importa, agli effetti della sua manifestazione, chi sia colui che lo personifica. Nel caso dell’attributo separato, invece, il potere agisce per se stesso. Esempio: il vello d’oro, la fonte della gioventù, ecc. Normalmente i poteri mondani sono coperti da attributi allegorici i quali se nel momento in cui perdessero la loro realtà psichica crollerebbero, ed i difensori di questo ordine si rivolterebbero contro di lui.