- Il simbolo come atto visivo, leggi visive
- Il Simbolo come risultato della trasformazione di ciò che è percepito in accordo con le necessità della coscienza
- Il simbolo come traduzione di impulsi interni
- Il simbolo e le sue applicazioni
- L’azione di forma del simbolo
Esistono molti testi sulla simbolica dove l’elemento comune è una miscela confusa. Sfortunatamente siamo abituati a vedere presentazioni di scene di segni, di simboli e di allegorie mescolate con interpretazioni estremamente soggettive e prive di fondamento, dove l’autore generalmente si limita a seguire le sue catene associative; inizialmente non sono esposte le “regole del gioco” pertanto il lettore non capisce come sta “giocando” l’autore del libro.
Normalmente i libri sulla simbolica tendono ad essere presentazioni di simboli, segni e allegorie, seguite da profuse spiegazioni senza fondamento. In questi temi ci sembra opportuno questo commento, in quanto è necessario delimitare i campi ed esporre le regole di interpretazione per poter seguire con una certa coerenza il lavoro presentato.
Tornando alla nostra materia, diciamo che un simbolo è ben costruito quando coincide con l’immagine interna del produttore che in questo caso trasmette correttamente la sensazione che voleva produrre.